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Monza ai monzesi
di Franco Isman


Cosa si può dire ?

Innanzi tutto povera Monza, dopo molte amministrazioni pocofacenti avevamo avuto l'amministrazione Faglia che, complessivamente, aveva fatto davvero molto, forse non tutto giusto, ma Monza era cambiata ed era diventata più viva. Aveva proprio ragione Sant'Ambrogio con la sua famosa invettiva “Munscia Munscetta… te saret sempre governada da fieou”.

Ha vinto una destra che durante tutta la passata legislatura aveva saputo soltanto fare bieca opposizione ostruzionistica, praticamente paralizzando il consiglio comunale, senza mai proporre una politica alternativa.

Ha vinto Marco Mariani che qualche volta con la sua monzesità potrà anche essere simpatico, non certo quando insulta il pubblico a un dibattito, ma che, nello specifico, si è messo al servizio di Forza Italia e dei dichiarati appetiti di Berlusconi e della sua Milano 4 da realizzare sulla Cascinazza.
E Monza si ferma e la Cascinazza sarà perduta.

Ma da cosa dipende questo risultato francamente pesantissimo, anche se chi sentiva il polso della gente, chi faceva propaganda in strada per Michele Faglia, la sensazione degli umori di una forte maggioranza, addirittura di un astio nei confronti dell'amministrazione di centrosinistra, li aveva chiaramente percepiti.
Dipende certamente dal fatto che Monza è sempre stata una città di destra e nello specifico ha accettato di caricare di un significato politico fuorviante quello che avrebbe dovuto essere un voto amministrativo. E la riprova è rappresentata dal forte successo della lista civica di Faglia che ha pescato voti a danno dell'Ulivo, che non ne sarà molto soddisfatto, ma anche al centro, fra coloro che mai avrebbero votato per l'Ulivo, per i comunisti dicevano (figuriamoci). Senza questa lista la debacle sarebbe stata ancor più pesante.
Ma ci sono anche atteggiamenti e iniziative dell'amministrazione Faglia, queste davvero di sinistra, molto poco apprezzate dalla maggioranza dei cittadini e che in termini di consenso costano e quanto.
Verona ai veronesi ha proclamato il neo eletto sindaco leghista di Verona, e Monza ai monzesi, si dice qui.
Basta extracomunitari che la fanno da padroni, basta venditori abusivi, basta case agli immigrati (anche se non certamente soltanto a loro come veniva affermato). Vogliamo sicurezza, non vogliamo la moschea che Faglia, affermavano, si era impegnato a fare. E basta anche al centro sociale, e con i writers tolleranza zero, si potrebbe tagliar loro la mano destra. E le puttane negre che facciano le puttane, ci si deve pur divertire, ma se ne stiano nei viottoli appartati e non rompano le palle sui viali.

In questo clima di crociata contro la sinistra (si fa per dire), di rivolta contro il governo Prodi, di speranza sapientemente alimentata di poter dare una spallata al governo, non soltanto non si è presa in considerazione l'amministrazione della Città, l'interesse della Città, il bene della Città, ma si sono anche sgretolate le liste civiche, ed in particolare Insieme per Monza che nella passata tornata elettorale aveva fatto la differenza e che da oltre il 7 per cento è crollata ad un misero 2 per cento, e avrebbe meritato di più.

Mala tempora currunt, speriamo soltanto che il centrodestra riesca ad esprimere qualche amministratore degno di questo nome, perché quelli che sedevano sugli scranni dell'opposizione nella passata legislatura non lo erano certamente.

Franco Isman


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  28 maggio 2007